
Di antica origine, il Comune di Caltrano presenta testimonianze di periodi passati che vanno dall’epoca preistorica alla presenza romana. Situato nella Vallata dell’Astico, al suo sbocco in pianura, il territorio comunale è sovrastato dai monti Paù, Sunio e Foraoro. Camminando in paese si possono ancora oggi osservare elementi caratteristici dell’architettura rurale di un tempo, dove contrade quali Camisino, San Donà e Tezze, risultano popolate da vecchi casolari, presenze che contraddistinguono l’intera fascia pedemontana vicentina. Una serie di antiche fontane e lavatoi situate lungo le strade princiapli del paese e in località Camisino si inseriscono in un piacevole percorso praticabile in tutte le stagioni dell’anno, sia a piedi che in bicicletta.
Importante il centro storico del Comune, dominato dalla panoramica piazza circondata dal bel Palazzo Bonaguro, ora sede Municipale, e dalla Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta. Realizzata tra il 1866 e il 1868 sul sito di una precedente costruzione e ad opera dell’architetto Vincenzo Canella di Venezia, il quale si ispirò per essa alla cattedrale di Dresda, presenta un affascinante stile gotico. Al suo interno, accanto alle artistiche vetrate dell’abside, è ancora oggi custodito l’organo realizzato dalla famiglia Zordan del vicino Comune di Cogollo del Cengio. Datato 1873, esso presenta caldi timbri che danno vita ad emozionanti e coinvolgenti suoni. La piccola Chiesa di San Donato dimostra invece origini Trecentesche, più volte rimaneggiata, presenta in facciata un bel campanile.
E’ invece di origine longobarda la Chiesa cimiteriale di San Giorgio, testimone ancora oggi dell’antica fede della popolazione locale. Situata lungo la strada che conduce tutt’ora all’Altopiano di Asiago, ricorda inoltre il ruolo assunto dal paese quale crocevia per i collegamenti con la montagna, come dimostrato anche dal caratteristico ponte sul torrente Astico. Attraversato quotidianamente da bikers e visitatori, permette di ammirare uno splendido panorama.
Negli anni della Grande Guerra, in virtù della sua posizione geografica ritenuta strategica per la difesa della vallata, anche il territorio di Caltrano fu coinvolto in operazioni belliche che causarono l’esodo della popolazione civile. Risale alla Prima Guerra Mondiale la curiosa lapide rinvenuta in via Pigafetta, presso località Camisino di Caltrano nel corso di alcuni lavori di restauro. Si tratta di un blocco di pietra in cui si legge un’iscrizione in lingue inglese lasciata dai soldati della 54^ Compagnia del Royal Engeneers e datata 1918. Una dedica alla mascotte della compagnia inglese, lo simpatico orango Dinks, accidentalmente colpito a morte da un colpo di arma da fuoco partito erroneamente da un soldato della stessa Compagnia. Testimonianze storiche si ritrovano a Caltrano anche nelle zone più montuose del territorio comunale. Qui, antiche postazioni militare, trincee e baracche si affiancano a vecchie strade militari risalenti alla Grande Guerra. Località e sentieri percorsi oggi da visitatori e turisti durante la bella stagione ma anche in inverno, quando l’area viene utilizzata per la pratica dello sci da fondo. Piste di indubbio interesse turistico che hanno permesso la creazione di un centro fondo con la sistemazione di alcune strutture di servizio in località Pozza del Favero dove, presso il Bar Alpino, si possono osservare anche preziose testimonianze e reperti storici risalenti agli anni 1914 – 1918.
Con la sua vasta estensione qundi, il Comune di Caltrano comprende al suo interno anche i territori più a nord, zone montane dove sono presenti numerose malghe. Malga Carriola, Malga Pau’, Malga Sunio, Malga Foraoro, Malga Fondi e Malga Serona. Posti ideali per chi ama il contatto con la natura e la scoperta delle tradizioni locali. Le ampie distese verdi e le aree boschive che circondano le malghe di Caltrano permettono infatti di immergersi in paesaggi spettacolari da cui ammirare il panorama della sottostante vallata. La varietà di flora e fauna rende questa zona particolarmente gradita per la pratica di attività sportiva. In primavera con l’inizio della bella stagione, in estate per godere di un clima più fresco rispetto alle zone collinari e in inverno per praticare attività sulla neve, come le passeggiate con le ciaspole. Il territorio montano di Caltrano offre numerose proposte per muoversi nella natura. Passeggiando tra i boschi si possono inoltre incontrare scoiattoli, lepri e caprioli, mentre volgendo lo sguardo al cielo non è raro scorgere falchi ed aquile. Gli ampi pascoli verdi del territroio si popolano durante la stagione estiva, che va indicativamente da giugno a settembre, di mucche e greggi di pecore, nel mese di agosto, una piacevole e caratteristica passeggiata denominata “Giro delle malghe”. Un percorso durante il quale godere delle bellezze paesaggistiche, osservare testimonianze storiche come le trincee, le ex strade militari e le baracche utilizzate nel corso della Prima Guerra Mondiale e soffermarsi nei punti ristoro rappresentati dalle malghe locali, dov’è possibile assaggiare i prodotti della tradizione. Immancabili dunque i formaggi di malga, primo tra tutti l’Asiago D.O.P., ma un ruolo importante riveste anche, in paese, l’autoctono Formajo nel Pignato. Una specialità tutta locale che vede la sua origine tra le antiche malghe del territorio. I parsimoniosi contadini erano infatti soliti raccogliere in un contenitore di coccio, da cui deriva il nome del particolare piatto, i resti di formaggi che avevano in casa, per macinarne insieme i pezzetti. Lasciati macerare in un vaso di terracotta, il tutto veniva poi insaporito con spezie e vino frizzante. Il risultato è ancora oggi un gustosissimo formaggio dalla consistenza cremosa e dal sapore forte tendente al piccante. Al “Formajo nel pignato” è dedicata una festa nel mese di marzo, durante la quale è possibile assaggiare il tipico prodotto ed assistere al concorso volto ad eleggere il miglior “Formajo nel pignato” di Caltrano. Accanto ai rinomati prodotti caseari, a Caltrano si può gustare anche un’ottima carne secca. Si tratta di una particolare ricetta che richiede una lunga preparazione per ottenere, dalla carne di vitello, un piatto semplice dal buon sapore, impreziosito dall’uso di aromi. Percorsi naturali per scoprire le bellezze paesaggistiche e percorsi enogastronomici per assaggiare i piatti locali si affiancano, a Caltrano, agli interessanti itinerari di carattere culturale attraverso i quali conoscere la storia del territorio. Importanti strade militari e numerose strade forestali offrono ambientazioni ideali per passeggiate a cavallo e per itinerari in mountainbike. Chi ama lo sport all’aria aperta trova a Caltrano, con i suoi naturali sali e scendi tipici del territorio pedemontano, innumerevoli occasioni di svago per trascorrere piacevoli giornate immersi nella natura. Dalle tranquille passeggiate tra i colli alle più adrenaliniche discese con parapendii e deltaplani che, dopo il decollo dalle più elevate alture circostanti, permettono di compiere suggestivi voli da cui ammirare la vallata dell’Astico. Si ricorda infine nel mese di ottobre la Festa del Ringraziamento e dell’Agricoltura che rappresenta un’interessante occasione di visita del paese, per conoscerne tradizioni, antiche attività produttive e per intraprendere i numerosi itinerari che da qui si diramano verso il circostante territorio pedemontano e tra i quali si ricorda la Strada dei Maroni, passante anche attraverso alcune suggestive zone del territorio comunale.