
Chiesa di San Biagio a Zugliano
Situata a metà costa della collina del “Castello”, tra il verde intenso di cipressi e ippocastani, l’oratorio di San Biagio è la testimonianza della religiosità di una piccola comunità.
Camminando per una stradina stretta, lunga meno di un chilometro, dalla Chiesa di Grumolo sino alla Chiesa di San Biagio, si giunge nei primi colli delle Bregonze, in un luogo incantevole tra i più suggestivi del vicentino.
La Chiesa è di origine molto antica, risalente forse al periodo intorno al Mille, anche se non vi sono documenti scritti a testimoniare la data di costruzione, ma solamente alcuni indizi archeologici.
La perla di questo eremo è il bellissimo polittico di San Biagio, eseguito intorno al secondo decennio del Quattrocento e attribuito al grande pittore veneziano conosciuto come “Maestro del dossale correr”, autore del dossale n. 382 e della seconda pala feriale di San Marco.
Si tratta di un complesso pittorico e scultoreo costitutio da una cornice dorata e cupsidata di forma tardogotica delle dimensioni di cm 115 x 202, suddivisa in sette scomparti con al centro la splendida statuetta lignea di San Biagio e, ai lati, sei tavolette di squisita fattura dipinte su fondo oro. Da sinistra: San Bartolomeo, San Giacomo, San Pietro, San Matteo, Sant’Andrea e Sant’Antonio Abate.
Il Polittico è attualmente esposto, per motivi di sicurezza, presso la Chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena, mentre nella Chiesa di San Biagio è possibile vederne una copia.
La tradizione religiosa attorno a questo edificio sacro è molto intensa, giacché essa conserva una reliquia di San Biagio, santo protettore contro i malanni di gola, festeggiato ogni anno dal 3 febbraio attraverso una serie di celebrazioni tra cui la tradizionale benedizione di frutta e caramelle portate dai pellegrini, al fine di ricevere la benedizione come protezione dai malanni di stagione.