Chiesetta del Sangue a Chiuppano

Marola e la Chiesetta
Il 22 luglio 1514, come racconta Francesco Rando, Girolamo Marola, uomo d’arme al soldo della Serenissima, incendiò i celebri Castelli di Montecchio Maggiore e Brendola per impedire che Tedeschi e Spagnoli vi si fortificassero. Per timore della vendetta, il Marola riparò sulle nostre colline delle bregonze e vi fondò il primo nucleo abitato, che ne prese il nome.
La comunità in breve tempo, dedicandosi all’agricoltura, prosperò anche grazie all’insediamento di nuove famiglie come i Toniollo, i Balzan, i Poletto, i De Rossi, i Pareti, gli Scassi, i Dalle Carbonare, i Terzo, i Dal Pra, arrivando a contare nel secondo dopoguerra ben 58 focolari e più di 200 abitanti. L’aumento della popolazione indusse i residenti, sul finire dell’800, a costruire una chiesetta per poter assistere in loco ai servizi religiosi ed esprimervi la devozione della comunità. Costituito un intraprendente comitato, fu benedetta la prima pietra il 15 marzo 1895; le opere furono rapidamente eseguite, tanto che nell’anno 1897 i lavori erano terminati, tranne la sacrestia che fu realizzata nel 1902.

.

Miracolo del Sangue
La chiesetta è dedicata alla Madonna del Sangue in onore all’omonimo Santuario situato nel comune di Re (prov. di Verbania in Piemonte). Ecco in sintesi il racconto dell’evento miracoloso che diede origine alla costruzione del santuario: era il 29 aprile 1494 quando un certo Giovanni Zuccono, uscito dall’osteria del paese di Vigezzino (Verbania), alterato per aver perduto al gioco, giunse sul far della sera davanti al porticato d’ingresso dell’antica chiesa di San Maurizio; sotto il portico era dipinta una immagine della Madonna con il Bambino; in preda alla rabbia egli “tirò una pietra nella fronte della Vergine Maria e dalla ferita cominciò a sgorgar il sangue, che continuò ad uscire fino al 18 maggio seguente”.
Da qui le origini del culto, che fu poi portato quassù a Marola. In occasione del Giubileo del 1950, poiché la prima immagine si era ridotta “per vetustà in stato miserevole” fu sostituita con una effige nuova, opera dello scultore scledense Guido Cremasco.
Da un secolo ormai la comunità di Marola custodisce amorevolmente la chiesetta della Madonna del Sangue, segno di fede e di identità per Chiuppano e per questo ameno borgo collinare.
All’interno scultura lignea “Madonna con bambino” dello scledense Guido Cremasco.

Indirizzo: località Marola – 36010 Chiuppano (VI)
Dalla piazza del Municipio seguire le indicazioni per località Marola.

BAR ERAS – via Marola, 13 – Tel 0445 892066

VISITE ALLA CHIESA

Domenica mattina e festività religiose