
Fin dal Medioevo nella pedemontana vicentina si insediò l’attività artigianale, documentata da una fitta rete di mulini, segherie e magli. Per lo sviluppo industriale dell’Ottocento, infatti, l’energia idraulica è stata fondamentale.
Esplorare queste testimonianze significa venire a conoscenza delle attività, dei comportamenti e delle idee che hanno portato alla creazione di brand ora rinomati in tutto il mondo.
Per un itinerario alla scoperta delle testimonianze di archeologia industriale Breganze è sicuramente una tappa da non perdere, con la presenza dell’Antico Maglio Tamiello, tra i meglio conservati del Veneto e annoverato tra i più importanti d’Europa, e l’Antina Officina Radin; anche a Thiene si conservano tracce dell’attività industriale passata, testimoniata ad esempio dal Mulino Dei Bei e dalla vicina Filanda Rossi e, poco più in sù, dal Lanificio Ferrarin o dal Bottonificio Facchinetti in area più periferica.
A Calvene è visitabile invece il Molinetto della Teodolinda, del 1768, e a Malo il Museo dell’Arte Serica e Laterizia, mentre a Lusiana si trovano le sorgenti che danno acqua e vita al fiume “Cion”, il Chiavone bianco. Con questa risorsa l’uomo ha costruito da molto tempo, lungo la Valle dei Mulini, diverse macchine idrauliche. L’energia dell’acqua veniva utilizzata infatti per fare funzionare i mulini per macinare il grano, i “pestarini” per brillare l’orzo, i magli per battere il ferro e la segheria per fare tavole e travi. Lungo quest’affascinante vallata, dove il tempo sembra essersi fermato, vari fabbricati conservano ancora i meccanismi, risistemati e perfettamente funzionanti, che consentono di trasferire l’energia prodotta dalla caduta dell’acqua nelle ruote idrauliche, agli ingranaggi e da questi alle macine, alle pile e ai martelli che completano questi congegni. Infine, a Villaverla si conservano testimonianze di antiche fornaci mentre a Marano Vicentino è percorribile l’itinerario della Via del Pane, un percorso che permette di conoscere il territorio seguendo quei corsi d’acqua (le rogge) lungo i quali sorsero le prime manifatture, magli per il ferro, mulini e folli per la lana.
Osservare e vedere funzionare questi piccoli capolavori della creatività dell’uomo e sperimentare attività come la brillatura dell’orzo, saranno un ricordo indelebile nella mente del turista e del visitatore.