La Pieve di San Martino a Brogliano
La Pieve di San Martino è l’edificio più antico della Valle dell’Agno. La chiesa che si vede oggi sembra essere stata costruita nel XII secolo, in piena epoca romanica, come risulta evidente dallostile architettonico, con interventi interni rinascimentali e barocchi. Ma sorge sui resti di più antichi edifici di culto, di cui reimpiega i materiali di costruzione. Un’alluvione nel 1938 portò infatti alla luce i ruderi e la pavimentazione di una chiesa d’epoca altomedievale longobarda.
Di grande interesse sono alcune pietre scolpite del periodo longobardo, inglobate nella muratura: una rappresenta un guerriero, coperto da una lunga veste, con i capelli fino alle spalle, che sorregge una lancia; sull’altra due pavoni che si fronteggiano, separati da un piccolo vaso, secondo un’iconografia tipica dell’età paleocristiana nella quale cui i pavoni simboleggiavano l’immortalità. Di derivazione longobarda sembra essere anche l’intitolazione: San Martino di Tours, originario della Pannonia e convertito al cattolicesimo, fu uno dei più venerati patroni longobardi.
All’interno, è curioso vedere il campanile che invade la navata in un angolo, sostenuto da una colonna. Degni di nota sono l’acquasantiera d’età romanica, a forma dodecaedra, decorata con incisioni simboliche, e gli affreschi, alcuni molto rovinati, databili tra il XIII e la metà del XIV secolo. Tra i pochi elementi sacri presenti, da notare le due lampade votive in bronzo fuso cesellato ed inciso.