Nel territorio della Pedemontana Vicentina, all’interno della Vallata dell’Astico, si trova il Comune di Lugo di Vicenza. Un variegato territorio che accanto alle dolci alture collinari comprende anche verdi boschi e terreni montani dove le malghe fanno da protagoniste, con gli animali d’alpeggio ed i prodotti tipici che caratterizzano il paese e ne fanno meta di richiamo in tutte le stagioni dell’anno. Ricco di storia e tradizioni, il Comune di Lugo di Vicenza è facilmente associabile alla figura dell’architetto vicentino Andrea di Pietro. Considerate Patrimonio dell’Umanità UNESCO, sorgono infatti proprio nel colle di Lonedo di Lugo di Vicenza alcune tra le più importanti ville del Palladio. Nato a Padova nel 1508, il famoso architetto vicentino morì nel 1580 a Maser (Treviso), divenendo nel corso degli anni una delle personalità più influenti nel settore, tanto da essere oggi considerato il padre dell’architettura americana. Proprio nel colle di Lonedo si trova la prima villa progettata dal Palladio, Villa Godi Malinverni, a cui lavorò su commissione del conte Girolamo Godi di Vicenza dal 1540 al 1542. Costruita su di un’invidiabile posizione panoramica, la Villa si trova inserita all’interno del trattato scritto dall’architetto vicentino nel 1570 “I quattro libri dell’architettura”, importantissima opera grazie alla quale questa e numerose altre ville di modello palladiano conobbero grande diffusione, anche all’estero, influenzando notevolmente le tipologie architettoniche dell’epoca. Circondata da ampi giardini che offrono un meraviglioso panorama, passeggiando attraverso il parco della Villa è possibile ammirare le statue degli scultori Albanese e Marinali inserite nella facciata centrale dell’edificio tra ampi giardini all’inglese, mentre un parco secolare con giardini all’italiana decora la parte posteriore della Villa. In un spazio ad essa annesso si trova inoltre l’interessante Museo dei Fossili, fondato nel 1852 dal Conte Andrea Piovene e contenente numerosi reperti trovati nella pedemontana vicentina, lungo il torrente Chiavone. Ricco di fossili di vegetali e di pesci, il Museo conserva una collezione di materiali del periodo dell’Oligocene tra cui spicca la palma fossile più grande d’Europa ed interamente conservata che, con i suoi 9 metri d’altezza, costituisce il pezzo più importante del Museo. Tornando alla Villa, al suo interno, splendidi affreschi realizzati tra il 1552 e il 1553 da Gualtiero Padovano, Battista del Moro e Gian Battista Zelotti, tra i maggiori pittori veneti dell’epoca, decorano gli eleganti saloni con scene popolate da divinità ed inserite in ambientazioni naturali in cui l’acqua fa da protagonista. Caratteristico luogo del Cinquecento che è qui stato conservato è infine il cucinone, con il suo grande camino all’interno, il forno per il pane ed il secchiaio. Nella storia della Villa deve inoltre essere ricordato il ruolo da essa assunto nel marzo del 1918, quando 3600 soldati inglesi scelsero proprio Villa Godi Malinverni per stabilire il loro quartier generale. Con essi il Principe di Galles, futuro re Edoardo VIII, si stanziò presso la nobile dimora soggiornandovi per quasi un anno. La sua posizione collinare elevata ne permetteva una maggior difesa e la rendeva ideale per il coordinamento delle azioni belliche ed il controllo delle sottostanti zone pedemontane. Ambientazione nel 1954 per il film “Senso” di Luchino Visconti, le barchesse della Villa sono oggi occupate da un ristorante che propone una cucina tradizionale legata al ritmo delle stagioni e ai prodotti della terra.
In posizione leggermente elevata rispetto alla prima opera del Palladio troviamo, poco distante da essa, un altro importante edificio Cinquecentesco, Villa Piovene Porto Godi, la cui attribuzione al Palladio è tutt’ora incerta nonostante la presenza di elementi caratteristici del grande architetto vicentino. Di sicura ispirazione palladiana risulta il corpo centrale della Villa, con pronao coronato da timpano e le due barchesse laterali con colonne che si estendono verso la campagna. Realizzata su commissione del conte Tommaso Piovene attorno al 1539, fu oggetto di interventi nel corso del Settecento avvenuti per mano di Francesco Muttoni, al quale si deve soprattutto la progettazione degli ambienti esterni. Tra essi le finestre ed il portone d’accesso in ferro battuto, decorati con numerose statue che si ritrovano anche lungo la sontuosa scalinata che conduce la vista attraverso i laterali giardini all’italiana. Nelle adiacenze della Villa è presente il grande parco all’inglese opera, agli inizi dell’Ottocento, dell’architetto Antonio Piovene, affiancato nel suo ingresso dall’Oratorio privato dedicato a San Girolamo e datato 1496. Caratterizzato da piante secolari e suggestivi viali dall’aspetto romantico e da grotte naturali definite “covoli”, al cui interno sono state rinvenute testimonianze dell’epoca preistorica, il parco possiede un elevato valore naturalistico che lo rende meritevole di visita. In località Mare di Lugo di Vicenza, su di un colle di origine vulcanica, sorge la Chiesetta di San Pietro risalente al XIII secolo. Posta su di un magnifico luogo panoramico raggiungibile a piedi, attraverso una piacevole passeggiata tra la natura della pedemontana vicentina, dalla Chiesetta si può godere di un’incantevole vista sulla vallata dell’Astico. Con quattro lesene e timpano in facciata, la Chiesa presenta un ingresso frontale rivolto ad Occidente e due ingressi laterali sormontati da una finestra. Considerata la prima parrocchiale di Lugo di Vicenza, fu più volte modificata, mantenendo comunque le sue caratteristiche linee semplici e sobrie. All’interno un soffitto a capriate lignee e tre altari. L’altare maggiore dedicata ai Santi Pietro e Paolo e due altari laterali dedicati a San Sebastiano uno e a Sant’Eurosia l’altro, tutti di stile Barocco. Attiguo alla Chiesa il Campanile, perfettamente inserito tra i volumi della zona absidale. Tra gli edifici religiosi presenti a Lugo di Vicenza, inoltre, la Chiesa parrocchiale dedicata a San Giovanni Battista e costruita tra 1900 e 1926 sulle fondamenta di una chiesa preesistente. Al suo interno si conservano alcune opere di Giulio Carpioni e “La decollazione di S. Giovanni Battista” del Balante. All’interno del Comune di Lugo di Vicenza, accanto a rilevanti edifici e alle bellezze naturali della fascia collinare, sono compresi anche i più alti territori posti sulla sommità di alcuni rilievi. Tra paesaggi incontaminati e verdi prati si trovano qui diverse malghe, importante ricchezza per il territorio pedemontano veneto e raggiungibili attraverso piacevoli passeggiate tra boschi e spazi aperti. Malga Mazze Inferiori, Malga Mazze Superiori, Malga Tena e Pascolo Granezzetta. Con periodiche proposte di attività e laboratori volti a riscoprire la tradizione e la storia locale, in questi caratteristici luoghi d’alpeggio è possibile anche assaporare prodotti tipici derivanti dallo stretto legame che uomo e natura hanno nel tempo saputo instaurare. Si ripete infatti con cadenza annuale la tradizionale transumanza che vede la salita di mandrie e pastori nelle zone collinari – montane dove trascorrere l’estate, per poi ritornare a valle una volta conclusa la stagione. Nell’arco di questo tempo, latte, formaggi e salumi sono il richiamo per numerosi turisti e visitatori che scelgono di fermarsi per un buon pasto genuino nelle malghe della pedemontana vicentina. Tra i prodotti tipici del Comune di Lugo di Vicenza sono da nominare, oltre ai formaggi locali tra cui spicca il Formaggio Asiago D.O.P. prodotto in tutto il territorio pedemontano veneto, le noci e i marroni. A questi ultimi, grosse varietà di castagne, è dedicata anche la “Strada dei Maroni”, un percorso che attraversa località Mare di Lugo di Vicenza e il vicino Comune di Calvene, conducendo lungo sottoboschi e sentieri dell’alta collina vicentina dove viene coltivata questa tipica varietà di castagna. Altro piatto caratteristico a Lugo di Vicenza è rappresentato dai Bucatini alla lughese. Si tratta di una pasta corta all’uovo, rigata e condita con un saporito sugo a base di ragù di carni miste (pollo, vitello e manzo), funghi e delicati aromi. Tra le manifestazioni principali organizzate nel Comune di Lugo di Vicenza è da ricordare, la prima domenica dopo Pasqua, l’appuntamento con l’ “Ottava di Pasqua a Villa Godi Malinverni”. Una giornata da trascorrere all’aperto, per conoscere la Villa del Palladio e percorrere sentieri e itinerari inseriti nell’affascinante paesaggio primaverile circostante. Ai maroni e alle noci coltivate a Lugo di Vicenza è dedicata invece la “Festa dei Maroni”, una manifestazione che si svolge annualmente in località Mare attorno alla metà del mese di ottobre. In tale occasione è possibile assistere alla premiazione del “Maron d’Oro” e della “Noce d’Oro” e degustare questi ed altri prodotti locali di stagione. Un’altra importante manifestazione per l’intero territorio è rappresentata, nel mese di novembre, dalla Festa del Ringraziamento e dalla contemporanea Festa della Polenta. Una giornata dedicata alle usanze contadine passate, durante la quale assistere alla sfilata di mezzi agricoli, alla preparazione della polenta, antico piatto della tradizione oggi molto apprezzato, e degustare prodotti di stagione di provenienza locale. Adatto a diverse pratiche sportive, il territorio di Lugo di Vicenza offre anche numerose possibilità per chi ama lo sport. Oltre alla Strada dei Maroni giunge a Lugo di Vicenza anche la Strada del Torcolato e dei Vini D.O.C. Breganze, un suggestivo itinerario che attraversa le colline coronate da vigneti e permette di godere di incredibili scorci. A piedi, in bicicletta o a cavallo, il territorio di Lugo di Vicenza, con i suoi naturali sali e scendi e la sua varietà paesaggistica, rappresenta un’incantevole luogo in cui trascorrere piacevoli giornate alla scoperta della pedemontana vicentina.