Un itinerario per conoscere il territorio di Marano Vicentino, seguendo quei corsi d’acqua (le rogge) lungo i quali sorsero le prime manifatture, magli per il ferro, mulini e folli per la lana. Si parte dalla piazzetta di Santa Maria con la vicina Roggia dei Mulini, datata XII secolo, e si prosegue per il mulino Cavedon G. contenente ancora diversi macchinari ben conservati. La tappa successiva è Villa Fioretti, il cui complesso originario risale al XVII secolo; fu in questa abitazione che nel 1890 attraverso l’incrocio di granoturco nostrano locale (precoce) con il Pignoletto d’oro, si ottenne il Mais Marano: granoturco di straordinaria qualità e dalla caratteristica colorazione rosso fiamma. Lasciando Villa Fioretti e la vicina chiesetta di San Fermo il percorso prosegue tra campi coltivati e prati d’erba, fino al confine con i Comuni di Schio e Zanè, conducendo infine al mulino Zambon, l’unico in tutto il paese ancora funzionante e da cui si ricava farina “bianca” e farina “gialla”.