Santuario di Santa Libera a Malo

Sul Colle in cui si trova oggi il Santuario è probabile sorgesse un tempietto pagano, che S. Prosdocimo, primo evangelizzatore delle terre venete, avrebbe fatto abbattere, facendo costruire una cappella dedicata alla Vergine. Successivamente  ingrandita, avrebbe dato origine alla pieve di S. Maria Assunta (sec. VII – XIII), in stile bizantino con, al suo interno, il fonte battesimale e il Camposanto.
Dopo varie vicessitudini, il 1° ottobre 1640 il Vescovo Bragadin intitola l’altare a Santa Maria Liberatrice, che diventerà così il nome ufficiale dell’edificio.
Sul finire del Quattrocento Francesco Muzan offre per l’altare principale la Statua in pietra della Madonna con il Bimbo.
Il 22 maggio 1613 il vescovo Dionisio Dolfin ordina di cancellare le raffigurazioni dipinte sulle pareti della chiesa perchè gli sembrano goffe, facendo però conservare un’immagine che suscita devozione, dipinta nel Trecento sul pilastro interno presso la porta d’ingresso, a sinistra di che entra. Questo dipinto raffigura la Madonna gestante e la gente la invoca come Beata Libera. Durante la peste del 1630 la si invoca come Liberatrice.
L’8 settembre 1874 viene benedetto il campanile edificato a nord-est del sagrato.
La Prima Guerra Mondiale lascia memoria, nel Santuario, grazie alla Scalinata monumentale e al campanone del Castello.
Interessanti sono poi le stazioni della Via Crucis con le formelle in terracotta (successivamente sostituite da altre in bronzo) opera di G. Cremasco, benedette il 7 settembre 1952, attestano morti e sofferenze del secondo conflitto mondiale e della guerra di liberazione.

Antica Pieve di Malo, rinnovata nelle strutture dal 1721 al 1897, all’edificio si accede attraverso una rapida scalinata che sale da ovest, dall’attuale spiazzo dei cipressi.
Di particolare valore la Madonna con il Bimbo, capolavoro in pietra della bottega di Bernardino e Tommaso del Pedemuro, l’altare delle stelle del 1670 (o dell’Addolorata), la Cappella del Crocefisso (1690), e quella di Santa Libera (1739) con l’immagine postgiottesca. La Monumentale Via Crucis lungo la salita al Santuario ha formelle in bronzo di Guido Cremasco (1952).

Indirizzo: via Castello, 1 – 36034 Malo (VI)
telefono 0445 602035